Ogni bici e soprattutto ogni telaio scrive una proprio storia… Ogni telaio ha il proprio carattere, la propria indole e le proprie caratteristiche dettate dalla geometria, dalla forma dei “tubi” e dal tipo di carbonio utilizzato… La fibra utilizzata gioca un ruolo di fondamentale importanza e, sebbene il carbonio e’ nero per tutti, questo non significa che sia uguale per tutti… Ogni telaio però è abbinato ad altri componenti e solo una volta assemblati diventa una bici… la scelta dei componenti diventa quindi fondamentale per dare una coerenza logica alle caratteristiche della bici stessa…
La Parigi Roubaix di ieri e’ stata assolutamente una delle più belle mai viste… combattuta fin dall’inizio, piena di colpi di scena e di stravolgimenti che ha visto vittorioso il ciclista che non ti aspetti… Mat Hayman… Non voglio discutere se ha meritato la vittoria o meno… riguardo a questo dico solo che un atleta che vince una Roubaix come quella di ieri battendo uno straordinario Boonen merita solo un grande e profondo rispetto.
Il punto è che ha deciso, come molti altri suoi compagni di squadra, di utilizzare una Aero Bike che, assolutamente, sulla carta non è la bici più adatta ad affrontare la corsa più massacrante e snervante del mondo. Ormai quasi tutte le aziende produttrici di bici hanno nei loro cataloghi telai che assecondano le esigenze dei ciclisti sia professionisti che amatori… Bici aero, bici Racing da salita e bici comfort/endurance… Dove sta però il confine tra la scelta di una o dell’altra? Se ci fosse un confine netto di distinzione ci sarebbe stata la scelta da parte di Hayman di una bici, almeno sulla carta, più indicata per il terreno della Roubaix… ma è proprio questo il punto! Non esiste una scelta assoluta e bisogna sfatare alcuni luoghi comuni che vedono ad esempio le bici aero scomode e le bici Racing con tubazioni più “normali” più comode… La distinzione va fatta da caso a caso e da casa (produttrice) a casa… La distinzione va fatta anche e soprattutto sulle ruote e gomme utilizzate e sulla scelta dell’assetto corretto in bici. Per esempio, un telaio “endurance” (sulla carta molto comodo) con copertoncini da 22/23 può rivelarsi l’esatto contrario di un telaio aero abbinato a tubolari da 25… La scelta della bici giusta viene fatta con coerenza seguendo una linea guida coerente che mette d’accordo più fattori… (Caratteristiche del ciclista, esigenze, stato fisico, età, obiettivi da raggiungere per la stagione etc etc…)
L’anno scorso Scott, durante la presentazione della nuova Foil, ha dichiarato che la bici e’ più aerodinamica, più leggera ed addirittura più confortevole di circa l’80% della vecchia Foil… La tecnologia va avanti sempre di più e di anno in anno piccole cose migliorano garantendo uno strumento di utilizzo (in questo caso bici) che fino a pochi anni fa ci saremmo scordati…
Significa che Hayman non ha voluto rinunciare all’aerodinamicità in una gara dalla media molto elevata, consapevole che la nuova Foil, abbinata alle ruote e gomme giuste, sa essere sicuramente anche una bici che non ti spacca la schiena!… Ha fatto sicuramente la scelta giusta per le sue esigenze e per le caratteristiche di quel percorso….
Leave A Comment