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Ieri si è verificato un fatto apparentemente banale ma se visto sotto alcuni punti di vista risulta essere non di così poco conto.

Un signore si è presentato con una mountain bike BMC dicendo di averla trovata, più di un anno fa, lungo l’argine di un fiume qui nelle vicinanze. La persona ha detto di aver fatto regolare denuncia presso il comando della polizia locale dove gli è stato detto che, se nessuno si faceva avanti per segnalare lo smarrimento o il furto della bici, la bici sarebbe diventata automaticamente di sua proprietà e di andarla a prendere dopo un anno. Il motivo della visita presso il nostro negozio era quello di farsi valutare la bici per capire quanto poteva percepire per una eventuale vendita.

Dopo aver tolto i primi dubbi nei confronti di questa persona (in queste situazioni è meglio non fidarsi di nessuno) abbiamo notato che la bici potrebbe essere stata venduta da un rivenditore a pochi km da noi e che soprattutto all’interno del tubo piantone del telaio presentava il chip che identifica il proprietario di quel prodotto (una sorta di targa). A quel punto abbiamo invitato la persona a recarsi presso questo punto vendita per far eseguire la lettura del chip e capire di chi possa essere stata la bici. Ovviamente la persona era liberissima di farlo come no. Legalmente la bici era diventata di sua proprietà quindi aveva tutto il diritto di non fare nulla e di non indagare ulteriormente circa il proprietario e la provenienza della bici

Dopo circa un paio d’ore ci ha chiamati il negoziante avvisandoci che il signore si era presentato e che, dopo aver letto i dati del chip, avevano già provveduto a contattare il proprietario avvisandolo del ritrovamento della sua bici. Il vero proprietario della bici ha subito un furto in casa poco più di un anno fa ed aveva esposto denuncia ai carabinieri della caserma locale. In pratica, una persona fa una denuncia, di un furto subito, presso i carabinieri, un’altra ne fa una di ritrovamento di un bene presso i vigili, ma le forze dell’ordine non si parlano tra loro e tutto rimane fermo… vabbè!

Furti di bici ne succedono a decine (forse centinaia) tutti i giorni. Succedono presso i nostri negozi, presso le abitazioni private, per strada e presso i produttori. La criminalità sta assumendo una piega sempre più drammatica che sta invadendo le vite private di tutti i cittadini… non si è liberi di lavorare in pace, di spostarsi con tranquillità e di dormire a casa con serenità… e di tutto questo cosa si fa? Direi proprio poco. I giornali e le TV parlano di “Nazareni” inciuci assurdi che, in soldoni, al cittadino può fregare ben poco. Non voglio parlare di legittima difesa, di sbarchi, ISIS e balle varie… dico solo che tutti noi dovremmo cominciare a dare il nostro contributo attivo nella piccola vita quotidiana… e questo purtroppo spesso non accade! Solo da qui si può fare qualcosa…ognuno nel nostro piccolo… troppo comodo dare sempre la colpa all’altro!

Un bravo alla persona che ha fatto il suo dovere restituendo un bene che era diventato di sua proprieta! Non tutti l’avrebbero fatto… ne sono convinto!