Focus Cayo 36Disco Si o disco No? Una delle domande che sempre più sentiamo in negozio… Il “tradizionalista” che spera non succederà mai questo cambiamento e l’innovatore che non vede l’ora che il disco spopoli nel mondo delle Race Bike…

Fatto sta che, fino a quando l’UCI non decide di omologare l’uso dei dischi nel panorama ciclistico professionistico, la cosa non si sbloccherà mai del tutto… Si attende… ma si attende cosa e chi?

C’è chi diceva (ormai non si dice quasi più) che i dischi possono essere pericolosi nel caso di cadute di gruppo, chi dice che può essere una frenata poco consona ad un utilizzo per bici da corsa… balle!!!

Ultimamente si vocifera del fatto che manca uno standard univoco per tutti e, questo è vero, però l’abbiamo già visto negli anni scorsi e tuttora nelle mtb. Shimano con Center Lock e gli altri con il 6 fori, alcuni telai con post mount (ormai finalmente quasi tutti) ed altri International Standard, quindi, si è convissuto anche nelle Mtb con standard diversi senza creare troppi casini… Per le Bdc il problema sta nella gestione delle gare da parte dei cambi ruote etc etc… si potrà pure trovare un accordo che apparentemente sembra poter essere molto semplice…

La cosa che forse fa pensare di più è la mancanza, anche per la stagione 2015, di Campagnolo nel mondo dei freni a disco. Le squadre sono sponsorizzate dalle tre aziende (Shimano, Sram e Campagnolo) costruttrici di gruppi e quindi anche di freni. E’ impensabile poter avere alcuni atleti con freni “tradizionali” ed altri con freni a disco… creerebbe un gap tecnico non di poco conto, oltre a creare una confusione incredibile per chi deve gestire le gare come, appunto, i cambi ruote.

Allora? Attendiamo Campagnolo e speriamo che, per il 2016 ci sia il primo grande passo… mi dispiace per i nostalgici e per i tradizionalisti ma la tecnologia e l’innovazione vanno avanti… lo sarà anche in questo caso… ne sono sicuro!

Federico